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Scarica la puntata di sabato 28 aprile '07

Vagamondo / Il carcere italiano (audio mp3)

Il carcere italiano Una puntata in cui affrontiamo il tema del carcere. Ne parliamo con Valerio Guizzardi, dell'associazione di detenuti ed ex-detenuti " Papillon Rebibbia", per entrare più vedere più a fondo cosa significhi vivere in un carcere italiano ai nostri giorni. A seguire intervento di Vincenzo Scalia, dell'associazione " Antigone", per fare un po' il punto della situazione carceraria italiana, anche dal punto di vista legislativo. Infine intervista a Daniele Farina sul tema amnistia e indulto: come si comporta il governo?

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Poggioreale, circondariale di Padova, Secondigliano e il piazza Lanza di Catania. Sono tutti nomi simbolo della grave situazione carceraria italiana, una situazione di strutture fatiscenti, di sovrafollamento, di mancanza di fondi per il recupero, il lavoro e l'assistenza sanitaria. Sottolineando che questo tipo di problemi cambia da regione a regione, varia a seconda del direttore più o meno virtuoso, in questa puntata di Vagamondo si tenta di descrivere lo stato delle carceri italiane degli ultimi anni, in particolare dopo l'indulto. Per questo affresco ci rivolgeremo direttamente a chi il carcere lo vive sulla propria pelle, attraverso interviste e lettere provenienti dai carceri bolognesi come la Dozza e il Pratello, e da altre realtà italiane. Si discute anche di amnistia, una soluzione politica da considerare come progetto serio che possa risolvere problemi seri, non come un premio per la criminalità economica già troppo beneficiata in passato dalle prescrizioni dovute ai tempi lunghi dei processi. Infine s'indaga sulla composizione sociale dei carcerati, una composizione generalmente iniqua che spesso colpisce solamente gli strati più deboli e poveri della società come i migranti, i tossicodipendenti e la microcriminalità.Il problema dell'aumento della popolazione carceria è un fatto concreto che riguarda ormai gran parte della società occidentale, che ha abbandonato il concetto di "rieducazione", una rinuncia che condanna il carcere ad essere solo mero luogo di "segregazione".

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