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"La guerra dei 33 giorni" di Gilbert Achcar e Michel Warschawski

Venerd� 9 febbraio � stato presentato al Vag61 il libro "La guerra dei 33 giorni" di Gilbert Achcar e Michel Warschawski. A chiarire il delicato tema affrontato dal libro era presente Michel Warschawski.
Laura Tondi

"La guerra dei 33 giorni" di Gilbert Achcar, attivista libanese, e Michel Warschawski, attivista israeliano, si impone l'intento di mostrare come dietro la guerra tra Israele e Libano ci sia un quadro contestuale molto pi� ampio e complicato.
Il libro � stato scritto dagli autori durante la guerra stessa, spinti dall'impulso di smentire la stampa che la presentava come un conflitto diretto tra Libano e Israele, senza darne un'adeguata contestualizzazione storica.
Nel libro si cerca di esprimere l'esistenza di un progetto di guerra globale preventiva e permanente lanciata dagli Stati Uniti e da Israele. L'attacco al Libano, con l'apertura di un quarto fronte di guerra (il primo � stato l'Afghanistan, il secondo l'Iraq, il terzo la Palestina con la distruzione della striscia di Gaza) deve essere integrato a una logica di distruzione dovuta al passaggio dall'era della colonizzazione, a quella della decolonizzazione. Si pu� comprendere quindi solo all'interno di un quadro di riconquista.
Michel Warschawski si � mostrato preoccupato per lo scoppio di una nuova guerra. Il suo presentimento � giustificato da vari incidenti che hanno avuto luogo in questi giorni sulla frontiera tra Libano e Israele, incidenti che potrebbero dare il pretesto per un nuovo attacco. L'autore � perfettamente a conoscenza del desiderio, da parte dell'esercito israeliano, di avere una seconda opportunit� dopo la sconfitta subita. Israele sta soltanto aspettando di risolvere tre problemi fondamentali prima di tornare all'attacco:
1� Mobilitare l'opinione pubblica israeliana. Il popolo infatti, aveva s� dato il proprio consenso alla guerra, ma non si era preparato a pagarne il prezzo.
2� La ricostruzione di un esercito; l'esercito israeliano si trova ora costituito da militari bravi a reprimere civili, ma completamente incapaci a sostenere una guerra (come effettivamente hanno dimostrato).
3� Avere una chiara direzione politica, in quanto la situazione israeliana attuale � quella di una classe politica completamente inesistente a causa di un presidente, Moshe Katsav, accusato per molestie sessuali, e un capo di stato maggiore, Dan Halutz, che si � dimesso per gli errori commessi in Libano.
Diverse inchieste infatti, hanno portato alla conclusione che il generale sia entrato in guerra con obiettivi poco chiari e senza un piano preciso per le forze di terra.
Leggendo questo libro si possono comprendere le vere ragioni della guerra, nonch� l'enorme giro di interessi delle grandi potenze coinvolte, Italia compresa.

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