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Venerdì 22 gennaio 2010 dalle ore 18 a mezzanotte a Vag61

Un pettirosso da combattimento: tributo a Fabrizio de Andrè

Fabrizio de Andrè, in una delle sue frasi famose, ha un suo modo originalissimo per descrivere il suo amore per la chitarra: “… pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra”.
Saranno molte le chitarre che il 22 gennaio suoneranno le note delle canzoni di Faber sul palcoscenico del VAG, a partire dalla “Domenica delle salme” da cui è stato tratto il titolo della serata (un pettirosso da combattimento).
Probabilmente non ci sarà molto di particolarmente “originale” in questo ennesimo tributo, uno dei tantissimi che si sono tenuti in queste settimane per ricordare l’anniversario della sua morte, avvenuta l’11 gennaio 1999. Sicuramente però il luogo dove l’evento si terrà non lascerà spazio ai modi “ruffiani” con cui spesso Fabrizio viene ricordato, anche perché è senz’altro uno dei posti dove la forza delle parole delle sue canzoni ha più attecchito.
Fabrizio De Andrè è uno dei più grandi cantautori e poeti della musica italiana di sempre: ha saputo cantare l’amore, l’impegno sociale, la guerra e la pace, il dolore e l’utopia.
De Andrè ha avuto il grande merito di aver raccontato con le sue canzoni storie di emarginati, ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società; di averlo fatto con una narrazione mai banale, densa di umanità e altamente poetica; a lui vanno riconosciuti il coraggio e la coerenza d’aver scelto di sottolineare i tratti nobili ed universali degli sconfitti nella società italiana del dopoguerra (nella sua antologia di vinti l’essenza delle persone conta più delle azioni e del loro passato).
Il suo messaggio era corrosivo, realistico, narrativamente poetico, ma anche politico. Fornì con le sue canzoni elementi utili a smascherare l'ipocrisia delle classi dominanti e il perbenismo borghese.
Faber fu anche un musicista colto, abile nel condensare nelle proprie opere varie tendenze ed ispirazioni: le atmosfere degli storici cantautori francesi, le tradizioni musicali di alcune regioni italiane e le sonorità mediterranee. Il suo fu un linguaggio inconfondibile e, al tempo stesso, semplice per essere alla portata di tutti.
Altro aspetto importante è che Fabrizio tutto questo iniziò a farlo in un periodo storico in cui i cantautori italiani erano legati col filo doppio (quasi esclusivamente) al tema dell'amore.
Non c’è da stupirsi, quindi, che la sua scomparsa abbia lasciato un vuoto profondo e incolmabile.

IL PROGRAMMA DELLA SERATA AL VAG

ore 18: aperitivo, mostra fotografica e proiezione video su Faber.

a seguire cena (piatto genovese)

Presentazione del libro di fumetti “Ballata per Fabrizio de Andrè”, di Sergio Algozzino (che sarà presente)
Nel fumetto, Tito, Marinella, il Gorilla, Michè, Bocca di Rosa (prostitute, balordi, ubriaconi, travestiti: una galleria memorabile di personaggi "ultimi", un coro di voci inedito e appassionato) prendono magicamente vita dalla matita di Sergio Algozzino per raccontarci il loro indimenticato creatore: un originalissimo, intimo viaggio in quattro atti dentro l'opera di Fabrizio De André.

DALLE 21: il CONCERTO per FABER
suoneranno
- Vincenzo Cuccia
- Rino Ferrigno
- Il Caffè dei Treni Persi (www.myspace.com/caffedeitrenipersi)
- La Piccola Orchestra di Via Paolo Fabbri
- Non Giovanni (www.myspace.com/giovannisantese)
-Specially Mild (www.myspace.com/speciallymild)....
-Cesare Livrizzi (www.myspace.com/cesarelivrizzi)

l’ingresso è gratuito

Quella sera non proveremo l’emozione di vederlo seduto su una sedia, con la sigaretta in mano e il bicchiere del bourbon. Ma in tanti lo canteranno… forse ispirati da queste sue belle parole: “Se i cosiddetti ‘migliori’ di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po', vivremmo in un mondo infinitamente migliore”.