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Venerdì 18 Dicembre 2009 dalle ore 18.30

Movimenti e ordine pubblico a Vag 61

Adunata sediziosa

ADUNATA SEDIZIOSA
Piazza: tra le altre, ha la funzione di "dare accesso a edifici
pubblici, di servire da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini,
costituendo non di rado il centro della vita economica e politica
della città o del paese". Lo spiega una nota ed autorevole
enciclopedia. Il senso comune lo conferma senza particolari
difficoltà. Incrocio di vie e percorsi, area libera e spazio aperto:
concetti semplici, ma non banali. E per questo, oggi, negati. Il
prefetto di Bologna ha rinnovato l'ordinanza che in diverse piazze (e
strade) del centro storico, nel fine settimana, vieta di svolgere
iniziative politiche. Niente cortei, presidi, banchetti informativi.
Niente comunicazione, incontro, protesta.
Il prefetto rappresenta il governo e, in questo caso, applica una
direttiva del ministro leghista Maroni. Il prefetto, però, prima di
rinnovare l'ordinanza h dovuto chiedere il parere della presidente
della Provincia e del sindaco. Beatrice Draghetti e Flavio Delbono:
entrambi del Partito democratico, entrambi sinceramente democristiani,
entrambi spacciati come il volto buono del centrosinistra a fronte
dell'esagitato Cofferati. Entrambi favorevoli all'ordinanza,
naturalmente: La passione per il soffocamento di libertà e diritti, si
sa, è bipartisan.
Il varo della misura prefettizia, prima delle ultime elezioni
amministrative, provocò proteste e violazioni organizzate. Non solo.
Incontrò le critiche dei giuristi e produsse dibattito. Fece notizia
sui giornali. Pochi mesi dopo, la proroga (senza la minima modifica) è
passata quasi sotto silenzio. Brutto segnale. Non c'è dubbio che le
vere risposte dovrà darle chi pensa una città altra e pratica
autorganizzazione. Allo stesso tempo, però, non si può non notare
l'imbarazzante indifferenza di chi sostiene a palazzo la maggioranza
di Delbono e Draghetti e dice in giro che però è di sinistra. In fondo
non si può rischiare di non vincere poltrone, alla prossima
estrazione: quando si dice "di Lotto e di governo".
Probabilmente si gioca una partita che va al di là di un ennesimo divieto.
Prima di abituarsi all'agenda del prefetto, riallacciamo i fili del discorso.

Zapruder n.20 Venerdì 18 dicembre'09 dalle 18,30
a Vag61 in via Paolo Fabbri 110
presentazione dell'ultimo numero della rivista Zapruder
"Diritto e castigo. Movimenti e ordine pubblico in età contemporanea"
con il curatore Luigi Ambrosi

Il rapporto fra movimenti di protesta e politiche dell’ordine pubblico costituisce uno dei nodi centrali delle società contemporanee, attorno al quale negli ultimi due secoli sono mutate non solo le modalità concrete della conflittualità sociale e le forme di esercizio dei diritti di riunione e di manifestazione, ma anche le caratteristiche di fondo dei sistemi politici e istituzionali, la loro trasformazione in senso più o meno democratico, la maggiore o minore trasparenza degli apparati di controllo e di repressione.
Malgrado la sua rilevanza, questo tema è stato sinora poco trattato sul piano storiografico. Considerare in un quadro interpretativo unitario gli attori della protesta e quelli preposti al controllo, analizzandoli nelle loro reciproche relazioni e influenze, in un arco di tempo sufficientemente ampio e in un’ottica di comparazione internazionale, costituisce un approccio innovativo ancora largamente da sperimentare, irto di difficoltà anche di carattere teorico e metodologico.
Senza alcuna pretesa di esasustività, in questo numero della rivista abbiamo scelto di raccogliere una serie di materiali (focalizzati su Italia, Francia e Spagna) che possano servire ad allargare questo campo di studi, a indicare nuovi filoni di ricerca, a sollevare problemi e a suggerire ipotesi di lavoro.

Luigi Ambrosi Il curatore del n.20 di Zapruder, Luigi Ambrosi, che insieme a Marco Scavino ha scritto l’editoriale dal titolo “La legalità elastica del potere”, è dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato a Bologna, ha svolto un master in Storia, didattica e comunicazione a Milano e collabora all’attività didattica presso l’Università della Calabria. Ha pubblicato una monografia, "La rivolta di Reggio. Storia di territori, violenza e populismo" (Rubbettino, 2009, con Prefazione di Salvatore Lupo), e saggi su varie riviste scientifiche: «Giornale di storia contemporanea», «Storia e Futuro» e «Zapruder», di cui è componente della redazione. Ha partecipato a workshop e seminari di studio in Italia e in Francia. Si interessa di storia della conflittualità e dell’ordine pubblico, del rapporto tra politica e territorio, di identità locali e populismi.

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